La pianta dell’incenso è una pianta sempreverde, ha la sua origine nelle regioni tropicali ed appartiene alla numerosa famiglia delle Lamiaceae. Scopriamo come coltivare questa pianta.
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La pianta d’incenso
La pianta d’incenso ha l’aspetto di un cespuglio, e le sue foglie sono verdi con screziature bianche ai margini. Sia i fusti che le foglie presentano una peluria molto sottile. Cresce spontanea soprattutto in Africa e Oceania e fiorisce generalmente nel periodo estivo.
Coltivare incenso: quando e dove
Coltivare l’incenso non è difficile, anzi, la pianta cresce in modo spontaneo, ed il periodo perfetto è quello primaverile. Può essere coltivato in un giardino, o tranquillamente nella propria casa in vaso.
Terreno
Il terriccio migliore è misto, composto in parti uguali di terra di foglia e terra fertile da giardino, con aggiunta di sabbia e torba, ma soprattutto deve essere ben drenato.
Esposizione
Il primo aspetto da notare se si sceglie di coltivare l’incenso è l’esposizione, bisogna aver cura di non sistemarla in zone pienamente esposte al sole, ma preferendo invece, una sistemazione parzialmente ombreggiata. I luoghi ideali in casa, ad esempio, sono in prossimità di una finestra dove possa beneficiare dei raggi del sole senza tuttavia subire danni a causa dell’esposizione diretta.
Trapianto
Il periodo giusto per trapiantare la pianta d’incenso va da aprile a maggio.
Irrigazione
La pianta di incenso richiede un terreno molto fresco, che non risulti mai secco, ma nemmeno tanto umido da ricadere in quello che poi possa essere un eventuale ristagno. Per mantenere un’umidità adeguata può essere utile in estate vaporizzare dell’acqua sulle foglie.
Concimazione
La concimazione dell’incenso dovrebbe essere effettuata ogni 10/15 giorni, dalla primavera all’autunno, si può utilizzare un concime liquido specifico per piante verdi opportunamente diluito nell’acqua delle annaffiature.
Potatura e cimatura
La potatura dell’incenso avviene all’inizio della primavera e si possono cimare i vecchi rametti della pianta, per mantenere un aspetto rigoglioso e ordinato. Invece, alla fine dell’inverno, se si vuole stimolare la rigenerazione dell’incenso, si può intervenire più drasticamente, lasciando circa 1/3 della lunghezza iniziale degli steli.
Moltiplicazione della pianta di incenso
La moltiplicazione della pianta d’incenso può avvenire per talea o per seme o per divisione dei cespi. La talea può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, ma si ottengono migliori risultati nel periodo tra agosto e settembre.
Malattie e parassiti dell’incenso
L’incenso si ammala soprattutto a causa dell’umidità, inoltre l’incenso è anche soggetto all’oidio, il cosiddetto “mal bianco”, che intacca la pianta proprio a causa dell’umidità. Sono soggette ai ristagni idrici se annaffiate troppo e a causa proprio dell’oidio, inoltre, la pianta si secca progressivamente andando incontro ad avvizzimento e a debolezza. Meno frequente è l’infestazione causata da parassiti, che rischiano di aggredire l’incenso solo se la pianta è messa a contatto con altre piante infestate.
Coltivare la pianta dell’incenso in vaso
L’incenso può essere coltivato anche in vaso. Le tecniche di coltivazione sono le stesse della coltivazione in giardino, importante però sarà il rinvaso, cioè, queste piante vanno spostate in contenitori più grandi solo quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua.
Consociazioni
La consociazione è la coltivazione sullo stesso terreno di diverse specie vegetali. Può avvenire anche con l’incenso, non ci sono particolari avvisi, o particolari consociazioni, basta far attenzione a non porre sullo stesso terreno l’incenso e specie vegetali simili.
Proprietà e benefici
L’incenso è una pianta con proprietà fitoterapiche, infatti è ricco di sostante anti-infiammatorie utili a combattere colite, reumatismi, asma, artrite, ulcera, morbo di Crohn, gotta ed asma.