Definita coltura da reddito, una delle più amate piante da coltivare è la pianta di pistacchio. Scopriamo insieme qualche nozione in più su questa pianta.
Contenuti dell'articolo
- 1 La pianta di pistacchio
- 2 Coltivare pianta di pistacchio: quando e dove
- 3 Terreno
- 4 Esposizione
- 5 Trapianto
- 6 Irrigazione
- 7 Concimazione
- 8 Fioritura
- 9 Raccolto
- 10 Come conservare pistacchi
- 11 Potatura e cimatura
- 12 Moltiplicazione della pianta di pistacchio
- 13 Malattie e parassiti della pianta di pistacchio
- 14 Consociazioni
- 15 Proprietà e Benefici
- 16 Tossicità
- 17 Varietà del pistacchio
- 18 Ricavi con una piantagione di pistacchio
- 19 Curiosità
- 20 Significato dei fiori di pistacchio
La pianta di pistacchio
Questa pianta trova le sue origini in medio oriente, passando dalla Siria alla Grecia e giungendo fino in Italia, soprattutto amata in Sicilia. Questa pianta fa parte della famiglia delle Anacardiaceae, è un albero caducifoglie, è un albero da frutto longevo e può raggiungere anche i 300 anni di vita.
Si sviluppa in altezza, fino a raggiungere i 5/6 metri, presenta una chioma larga e relativamente bassa, i fiori della pianta si raggruppano a pannocchia e non presentano petali. I fiori della pianta di pistacchio maschile differiscono da quelli della pianta di pistacchio femminile oltre che per morfologia anche per funzione.
Le foglie sono composte a loro volta da 3/5 foglioline ovali e di colore verde brillante, che vira al rosso aranciato in autunno. Il fusto è grigio scuro e anche i rami sono di colore grigio, ma sotto la corteccia, nelle piante adulte, è rosso-bruno.
I frutti, la parte che più interessa ai buongustai, compaiono a fine estate e sono presenti solo nelle piante femminili, si raggruppano a grappoli e ogni frutto è costituito da una drupa (un frutto contenente un solo seme) che assume un vivace colore verde-rosso.
Coltivare pianta di pistacchio: quando e dove
Ma quando e soprattutto dove coltivare questa meraviglia? Beh il periodo perfetto per coltivarla è da fine ottobre fino alla fine di marzo, anche se la sua messa a dimora può avvenire durante tutto l’anno.
Il luogo perfetto invece, per coltivarla, è un bel giardino o un bell’orto, in quanto questa pianta ha bisogno di spazio, si sviluppa non solo in altezza ma anche in larghezza.
Molti preferiscono coltivare anche una piccola parte di piantina in vaso, questo è possibile ovviamente, ma bisogna garantirgli ogni volta che cresce uno spazio, quindi un vaso, sempre più grande e soprattutto andrà messa in un ambiente non umido.
Terreno
Il terreno ideale per la coltivazione di pistacchio deve essere ben concimato e ben drenato, con pH compreso tra 6 e 8, profondo cosicché potrà espandere facilmente le sue radici. Durante i mesi primaverili, nei quali possono verificarsi gelate tardive, bisogna prestare molta attenzione poiché questi eventi potrebbero far soffrire la pianta e danneggiarla.
Solitamente poi, soprattutto appena coltivata, si preferisce cospargere il terreno(che sia in vaso o no), di letame, ottimo concime naturale, che farà molto bene al terreno ed a questo tipo di pianta.
Esposizione
Questa meravigliosa pianta, predilige terreni ben soleggiati con un’esposizione a sud, in quanto solo i raggi del sole riescono a garantire continuità nel processo di fruttificazione. Nelle zone del sud Italia ad esempio, con l’assenza di gelate primaverili si assicura una condizione ideale per la produzione dei pistacchi.
Nelle regioni centrali e settentrionali invece, è comunque possibile coltivare la pianta di pistacchio anche a scopo produttivo, in questo caso però si dovrà piantarla in un’area molto soleggiata e ben riparata.
Soprattutto nelle regioni settentrionali sarà anche necessario prestare maggiore attenzione durante la fase di fioritura della pianta.
In primavera si dovrà coprire la pianta con appositi teli per evitare che potenziali ritorni di gelate compromettano la fioritura e quindi tutto il delicato processo di impollinazione.
Trapianto
Ovviamente dopo un po’ di mesi, come quasi tutte le piante, anche il pistacchio va trapiantato. Il periodo ottimale è piuttosto elastico, perché va da novembre fino a maggio-giugno, mentre con esemplari a radici nude non bisogna andare oltre aprile.
Irrigazione
Per quanto riguarda l’irrigazione invece, il pistacchio è di norma coltivato in asciutto o al più con irrigazioni a carattere di soccorso; infatti non necessita di un programma regolare di irrigazione ma solo qualche annaffiatura nei periodi di maggiore stress idrico.
È comunque da intendersi che una pianta giovane appena acquistata in vivaio ha una maggiore necessità d’acqua. Soprattutto durante la stagione estiva è opportuno provvedere ad una regolare irrigazione delle piante, utile a questo scopo usare un sistema d’irrigazione a gocciolamento.
Concimazione
La concimazione per questa pianta è molto importante, soprattutto nel momento dell’impianto, perché si vanno ad assicurare alle piante le corrette sostanze nutritive quali ad esempio il fosforo e potassio.
Prediligono una concimazione con concime stallatico, poi, negli anni successivi, si può procedere con concimazioni più leggere utilizzando ad esempio del compost casalingo oppure un semplice concime organico.
Fioritura
Il periodo della fioritura del pistacchio coincide con quello della primavera e cioè marzo/aprile. In base alla varietà del pistacchio e all’altitudine dell’impianto e dura una settimana.
Raccolto
Per procedere al raccolto del pistacchio, bisogna attendere che la pianta raggiunga almeno i 6 anni di vita prima di raccogliere i pistacchi. La produttività migliora ulteriormente dal 10° anno e si protrae per quasi 4 decenni.
La raccolta avviene a più riprese non appena i frutti sono maturi, si concentra nel mese di agosto e quello di settembre. I pistacchi si raccolgono a mano o mediante l’utilizzo di un bastone per muovere i rami e far cadere a terra i frutti maturi.
Come conservare pistacchi
Una volta raccolti i pistacchi, si procede alla conservazione. Si procede con la rimozione del mallo (la polpa che avvolge il seme) e vengono poi lasciati ad asciugare al sole per circa 5-6 giorni.
Il pistacchio in guscio può essere conservato in sacchi di juta immagazzinati in luoghi freschi e bui, il pistacchio sgusciato deve invece essere sottoposto alla tecnica della tostatura per essere conservato.
Potatura e cimatura
Il periodo ideale per procedere alla potatura e/o cimatura del pistacchio è tra dicembre e febbraio. Fortunatamente il pistacchio non è una pianta che richiede potature particolari o complesse, anzi, deve essere leggera, perché è stato riscontrato che potature severe, aumentano la percentuale di frutti chiusi.
Durante l’estate, possiamo rimuovere i giovani germogli, aventi una lunghezza di 75 cm o più, per evitare che possano piegarsi verso il basso. L’angolo di ripresa desiderato è di circa 45 gradi. Questa operazione favorisce la vegetazione laterale e accelera lo sviluppo dello scheletro della chioma.
La parte interna della chioma degli alberi dovrebbe essere mantenuta aperta per avere accesso a molta luce solare. La luce solare è necessaria per la formazione dei boccioli dei fiori e quindi è proporzionata alla produzione.
Dopo aver creato lo scheletro di base della corona dell’albero, è consentita solo una potatura leggera. Generalmente tagliamo i rami di 1 anno a 50 cm. Di conseguenza, la potatura degli arti superiori deve essere limitata.
Moltiplicazione della pianta di pistacchio
La pianta di pistacchio si moltiplica per impollinazione, cioè sfruttando il vettore del vento che trasporta il polline dei fiori maschi sui fiori femmina. Per questo motivo, si chiama fecondazione anemofila. Per fini riproduttivi si consiglia di piantare un maschio ogni 8 piante femmine.
Malattie e parassiti della pianta di pistacchio
Purtroppo la pianta di pistacchio è soggetta all’attacco da parte di nemici quali: la ruggine, l’alternaria e la Botyosphaeria ibis, cioè un fungo patogeno che si manifesta con evidenti macchie biancastre sul tronco e sui rami.
Tra i parassiti animali i suoi nemici veri e propri sono: il Chaetoptelius vestitus, un coleottero conosciuto meglio come foragemme; il Megastigmus pistaciae o verme dei frutti che provoca danni ingenti ai frutti e molto pericoloso alla stadio larvale ed il Coeliodes erithroleucus o Curculionide.
Consociazioni
Le consociazioni consigliate con il pistacchio sono: pesco, noce, albicocco e amarena.
Proprietà e Benefici
Il pistacchio è sicuramente un alimento ricco di fibre, di acidi grassi e di antiossidanti, se integrato in una dieta equilibrata, aiuta a mantenere il cuore sano per la presenza di numerosi minerali utili anche nei soggetti diabetici.
Tra i minerali contenuti nel pistacchio ci sono potassio, calcio, rame, zinco e ferro. Inoltre, il fosforo presente in loro, tiene anche sotto controllo il glucosio e decompone gli amminoacidi. I pistacchi contengono il rame il quale favorisce l’assorbimento del ferro e dunque sono ottimi per combattere l’anemia.
Tossicità
Il pistacchio è un alimento sempre più amato è sempre è più consumato sulle nostre tavole, ma c’è da sapere però che contiene anche una sostanza tossica, ovvero l’aflatossina, cioè una particolare sostanza prodotta da alcuni microfunghi, che possono portare un’intossicazione acuta, fino ad un endema celebrale ed addirittura possono provocare la morte dell’individuo.
Sono inoltre responsabili di effetti mutageni, sostanze che interagiscono sul DNA e dell’insorgenza di alcuni tipi di tumore.
Varietà del pistacchio
Ci sono vari tipi di pistacchio, tra i più comuni troviamo: il Pistacchio di Bronte, cioè una varietà a diffusione locale e coltivato solo a Bronte in Sicilia. È una varietà famosissima e conosciuta in tutto il mondo; poi c’è la
Varietà diffuse e coltivate un po’ ovunque, che sarebbero la Bianca, la napoletana e la Cerasola.
Ricavi con una piantagione di pistacchio
Con una pianta di pistacchio si può ricavare davvero parecchio, non parliamo di bazzecole, infatti, con un impianto di circa 3000 piante, ciascuna in grado di produrre da 10 a 25 kg di frutti, vendendo il pistacchio ad un prezzo medio di circa 12 euro al chilo, si potranno raggiungere ricavi annui fino a 90-100 mila euro.
Curiosità
Il pistacchio in Sicilia viene chiamato per la sua altissima produzione commerciale Oro verde, mentre in Iran viene chiamato il seme che sorride, mentre in Cina il seme felice in riferimento alle sue molteplici proprietà fitoterapiche.
Significato dei fiori di pistacchio
I fiori del pistacchio simboleggiano la vitalità e l’energia connessa alla voglia di vivere e di partecipare da protagonista al meraviglioso gioco dell’esistenza.