
La parola batteriosi non si riferisce ad una sola, specifica, malattia delle piante, bensì a un insieme di malattie o infezioni causate da batteri, di diverso ordine e tipo.
Il trattamento potrebbe variare a seconda di quale batterio colpisce la pianta, tuttavia molte batteriosi hanno degli elementi in comune.
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Che cosa è la batteriosi
La definizione principale di questa malattia è: infezione batterica. Le batteriosi si possono classificare in quattro tipi fondamentali:
- Marciumi molli;
- Infezioni vascolari, dovute alla penetrazione dei batteri nei vasi conduttori, con la conseguente ostruzione di essi e il rischio di appassimento della pianta;
- Infezioni necrotiche, dovuti a batteri con azione tossica, anche queste possono causare marciume;
- Iperplasie e ipertrofie, ovvero tumori ai quali seguono necrosi.
Il variare dei tipi e dei batteri causanti questa malattia, rende spesso difficile identificarla con chiarezza, soprattutto se non si è esperti. Per questo motivo è meglio studiare e conoscere molto bene le diverse e piante e i sintomi causate su di esse, che variano al variare del tipo di batterio.

Sintomi della batteriosi
I momenti in cui la pianta è più debole ai batteri è di solito il primo periodo di crescita, che va dall’impianto/semina alla prima fioritura.
Durante questo periodo i rami e tronchi essudati possono anche più facilmente contagiare le piante che li circondano, specialmente in condizioni di vento forte e pioggia abbondante. I sintomi non compaiono immediatamente dopo l’infezione, possono volerci settimane perché ci si accorga delle prime manifestazioni. I sintomi si manifestano principalmente con essudati di colore rossastro, o comunque di un colorito diverso dal normale, durante i mesi invernali.
Nel periodo primaverile si hanno invece fiori secchi associati ad annerimento dei germogli e necrosi fogliari. Mentre in estate le foglie presentano delle maculature che sono sempre solitamente rossastre o nere o di un colore non normale.
Quando si ha una pianta malata è fondamentale intervenire subito tagliando il ramo colpito oppure estirpando l’intera pianta quando l’infezione è a carico del tronco. Tutti i rami e le parti infette devono essere poi bruciate, in modo da eliminare la possibilità del contagio alle proprie piante e a quelle degli altri.
Per legge non si possono spostare le piante o parti di piante infette in giro per il territorio, anzi se si ha un problema del genere si deve avvertire il servizio fitosanitario della propria regione.
Cause della batteriosi
Sono molte le cause che può avere questa malattia, le principali sono da riferirsi agli errori durante la coltivazione, la potatura o l’irrigazione. Il principale errore riguarda l’irrigazione.
La maggior parte delle piante temono il ristagno d’acqua; l’acqua ristagnante e sporca è l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri, quando non fa prima marcire le radici. Anche potando i rami o eseguendo delle operazioni di pulizia con determinati attrezzi si possono commettere delle disattenzioni, questo tipo di manovre, infatti, va sempre affrontato con attrezzi puliti e disinfettati a dovere, altrimenti il taglio può permettere ai batteri di penetrare nella pianta.
Le ferite dei tagli vanno, inoltre, adeguatamente protette con mastice o altro materiale in modo, da impedire l’ingresso dei batteri dall’esterno all’interno delle stesse. Anche l’innesto errato o, per meglio dire, eseguito con parti vegetali già infette, può essere una causa comune della batteriosi.
I batteri si moltiplicano una volta all’interno della pianta, e iniziano ad attaccarla in massa. Le prime 2-3 ore, a partire dal contatto con i batteri, sono fondamentali per sapere se l’infezione avrà luogo perché i batteri devono superare le difese della pianta; quando ciò avviene però la pianta non potrà più liberarsene.

Quali sono le piante più colpite
I batteri possono colpire qualsiasi tipo di pianta, anche se le batteriosi più comuni riguardano alcune specie ornamentali, come la rosa e la magnolia, l’oleandro, ma anche alberi da frutto come l’olivo, il kiwi, l’albiccocco e gli agrumi oppure piante da orto come il pomodoro e l’aglio.
Come prevenire la batteriosi
Non esistono allo stato attuale prodotti fitosanitari specifici per trattare la batteriosi, esistono solo dei modi per impedirne la diffusione rapida. La soluzione migliore resta dunque la prevenzione che va effettuata periodicamente, sia sul terreno che sulle piante stesse.
Generalmente, a meno di avere un terreno particolarmente problematico, intervenire sul suolo per prevenire la batteriosi è abbastanza semplice. Le batteriosi si prevengono effettuando un’analisi del suolo per correggerne eventuali squilibri nutrizionali, cioè la presenza di troppe o troppo poche sostanze nutritive specifiche, indispensabili alla salute e alla buona crescita delle piante.
Le batteriosi si prevengono anche evitando ristagni idrici durante l’irrigazione e disinfettando bene ogni attrezzo con cui si lavora sulle piante. Esistono dei prodotti in commercio che aumentano la Resistenza Sistemica Acquisita della pianta (SAR), cercando di attivare e moltiplicare le difese naturali della pianta come prevenzione e nella speranza che se attaccata, la pianta possa difendersi molto meglio.
Come curare la batteriosi
Molto spesso la cura non è abbastanza efficace da riuscire ad eliminare completamente i residui di batteri dalle piante già in sviluppo, in modo da impedire la diffusione degli stessi, e soprattutto dal terreno. Normalmente comunque, le batteriosi vegetali conclamate si contrastano con prodotti a base di rame.
Il rame si compra presso negozi specializzati in presidi fitosanitari, si tratta del prodotto più efficace per contenere ed isolare i batteri sulle piante. Ancora più efficace, nella maggior parte dei casi, sembra essere il solfato di rame, mischiato con acqua e calce.
La distribuzione del rame avviene passando un pennello impegnato lungo tutto il fusto della pianta, mentre le piante totalmente infette vanno raccolte e bruciate, e il terreno va riavviato, nel migliore dei modi, trattandolo con prodotti specifici.
Per evitare condizioni di inquinamento e tossicità della pianta e del terreno, i prodotti contro le batteriosi vanno distribuiti rispettando minuziosamente le quantità descritte sulla confezione, non facendolo si rischia di peggiorare ulteriormente la situazione o di passare la malattia alle piante successive.








